Introduzione
Il metodo olandese secondo MARSMAN è un metodo manuale nuovo? No, in quanto la base di questo metodo è stata posta più di 25 anni fa.
Al tempo in cui metodi come quello di Cyriax, MacConnail, e più tardi Maitland, Kaltenborn e McKenzie conquistarono il mondo, MARSMAN (†1992) sviluppò in modo quasi indipendente il suo metodo.
Contrariamente alle teorie correnti, che si occupavano della dinamica delle patologie locali delle articolazioni con i loro legamenti e tendini, dove l’ accento era posto sulla trazione durante la mobilizzazione, e dove la mobilizzazione veniva effettuata rispetto ad un partner articolare fisso, MARSMAN pose l’ accento sulla meccanica della massa, sui movimenti prediletti del corpo umano, e su forme di mobilizzazione passiva sotto leggera compressione manuale, senza fissazione.
MARSMAN
Jaap MARSMAN, fisioterapista e terapista manuale, influenzò in modo preponderante lo sviluppo della terapia manuale in olanda negli anni ‘60.
In seguito ai suoi contatti con Van der Bijl senior, che lo avvicinò alle basi della terapia manuale in relazione ai movimenti prediletti, si polarizzò con entusiasmo sulle leggi biomeccaniche cui il corpo umano è sottomesso.
Da questi suoi schemi di pensiero meccanici nacque una teoria molto pratica, attraverso la quale postura e movimenti, sia fisiologici che patologici, risultano molto trasparenti e prevedibili.
Con queste conoscenze non solo si comprende meglio perché in situazioni pratiche si producono sindromi ortopediche, anche delle particolarità dello sviluppo normale del bambino e delle limitazioni funzionali delle attività giornaliere di pazienti neurologici (emiplegici soprattutto) possono venire spiegate dal punto di vista biomeccanico.
Relazione tra biomeccanica e diagnosi di movimento e terapia
Una visione approfondita della biomeccanica del paziente permette una visione approfondita della causa delle sue problematiche. Le conoscenze per definire dei parametri di trattamento vasti vengono così ampliate e gli obiettivi di trattamento possono venire raggiunti meglio. La razionalità di questo metodo porta nuova vita sia nella prassi quotidiana che nel mondo del pensiero del terapista.
È sbagliato pensare che le conoscenze di cui già si dispone debbano venir gettate fuori bordo, questo metodo da un posto logico alle proprie conoscenze, o meglio detto trova un posto nelle conoscenze professionali di ognuno.
Rapidamente appreso
Cos’ altro ha di tanto particolare questo metodo?
A parte quanto già illustrato, è un metodo che si apprende rapidamente. Nell’ anno di base lo studente è già in grado di valutare in modo responsabile e finalizzato la colonna, e di effettuare un trattamento dolce, efficace e riproducibile.
Il conoscitore è in grado di gestire in maniera diversa diagnosi, terapia d’ esercizio, massaggi, terapia manuale, analisi di postura e movimento in situazioni di lavoro e nello sport (di punta).
Il valore del metodo
Naturalmente il metodo secondo MARSMAN deve venir visto come una parte del proprio repertorio, ha i suoi limiti e non può quindi venire elevato a metodo assoluto. Questo punto di vista lo ha portato a essere una delle metodiche di terapia manuale predilette e più applicate in Olanda, dove la terapia manuale viene eseguita ad un livello abbastanza alto.
Nella classifica di un’ inchiesta NIVEL del 1992 si trovava al 2. posto tra le metodiche scelte in formazione continua.
Attualmente in diversi paesi europei vengono impartiti corsi secondo MARSMAN, e sono in programma dei corsi anche fuori dall’ Europa.
Mediante ricerche scientifiche sotto forma di studi letterari e progetti pratici si è potuto dimostrare, che il metodo secondo MARSMAN porta un punto di vista proprio ed originale del movimento umano ed ha un proprio concetto di trattamento chiaramente definito. Con questo giustifica la sua posizione e permette di vedere da un punto di vista nuovo altre metodiche.